da PoliticamenteScorretto
La discussione è decisamente rilevante, dato che la Germania è universalmente riconosciuta come il grande “vincitore” dell’integrazione monetaria, che ha di fatto rappresentato un sostegno fondamentale per la dilatazione del suo surplus commerciale nei confronti del resto del mondo, e indicativa: di fatto, un decennio di crisi economica ha portato in emersione tutte le criticità dell’euro, compresa la mancanza di sostegni concreti alla sua fondamentale irreversibilità.
Le lacune del diritto comunitario sull’euro
Già nel 1997, in un articolo pubblicato su Foreign Affairs, l’economista statunitense Martin Feldstein notava come proprio le pretese di irreversibilità dell’unione monetaria europea ne avrebbero minato la solidità: “Si tratta di un’unione celeste destinata a durare per sempre […] L’esperienza statunitense con la secessione del Sud potrebbe offrire alcune lezioni circa i pericoli di un trattato o di una costituzione che non prevedono vie d’uscita”.
La Germania tra la riforma dell’Unione e il piano B sull’euro
La Germania uscirebbe dall’euro solo se questa decisione servisse a
preservare il proprio interesse nazionale: e una valutazione
fondamentale dell’opportunità passerà dall’analisi di un importante
parametro economico europeo, i saldi del cosiddetto Target2.
Quel credito da 900 miliardi di euro di Berlino nel Target2
Il quantitative easing in via di esaurimento della Bce e i suoi predecessori hanno, negli ultimi anni, portato Francoforte a imponenti acquisti di titoli di debito nazionali che hanno coinvolto le banche centrali nazionali come intermediatori, dilatando di conseguenza i bilanci del Target2, che rifletto debiti e crediti virtuali nel momento in cui due Paesi rimangono ancorati al sistema euro.
Non è un caso che la discussione sull’opportunità per la Germania di
uscire dall’euro in futuro si sia palesata dopo che le elezioni italiane
avevano turbato notevolmente il panorama continentale: l’Italia, con i
442 miliardi di debito della Banca d’Italia nel Target2, è agli antipodi
rispetto alla Germania, che ha visto la Bundesbank raggiungere il
credito-record di 913 miliardi!
La Germania non vuole perdere il credito nel Target2
Dalla sua posizione di forza, la Germania si può permettere di
stabilire le regole del gioco con cui impostare la riforma dei trattati:
mai quanto nel caso in questione è necessario che i Paesi europei
mitighino le pretese di Berlino in sede comunitaria, per evitare che la
Germania, già vincitrice dell’integrazione, risulti anche l’unica
nazione di successo della dissoluzione dell’unione monetaria o di un suo
abbandono. Il nuovo governo italiano, sul tema della solidarietà
intercomunitaria, sarà chiamato a una sfida cruciale.
L’articolo La Merkel prepara il suo “piano B”:
gli scenari per un’uscita dall’euro proviene da Gli occhi della guerra.
gli scenari per un’uscita dall’euro proviene da Gli occhi della guerra.
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