google_ad_client: "ca-pub-2245490397873430", Sine.ClaV.is: luglio 2020

lunedì 6 luglio 2020

Blaise Pascal, la ‘scommessa su Dio’: credere in Lui è conveniente

LINKUAGGIO?


Blaise Pascal è convinto che l’uomo sia obbligato a scommettere sull’esistenza di Dio. Il non-scegliere, infatti, implica già una scelta, secondo il filosofo; quella, cioè, di percorrere la propria esistenza in solitudine, senza l’accompagnamento di alcun ‘mentore divino’. Pascal parte dal presupposto che Dio esista. Perché ci si ostina, quindi, a non credergli? Se si scommette sulla sua esistenza si vince tutto, e soltanto così la vita terrena non sarà stata solo un passaggio di trasformazione in inutile cenere senza anima, ma la realizzazione del ricongiungimento con il Sommo Padre; se, invece, si scommette sulla sua non-esistenza, la vita potrà essere paragonata a un tirocinio; sì, un tirocinio per abituarsi all’idea di diventare solamente cibo per vermi. 

sabato 4 luglio 2020

Il Dybbuk e la sua possessione (Dibbuk-Divoc-Covid)

La Tela Nera


Nelle credenze ebraiche il Dybbuk è lo spirito errante di un morto che prende possesso del corpo di un essere vivente

Secondo le credenze ebraiche, il Dybbuk (conosciuto anche come dibbuk, al plurale dybbukim, dall'ebraico "ledavek", che significa "attaccamento") è lo spirito di un defunto che entra nel corpo, prendendone possesso, di una persona vivente. Un dybbuk può essere animato sia da cattive che da buone intenzioni, con una netta prevalenza delle prime.