google_ad_client: "ca-pub-2245490397873430", Sine.ClaV.is: luglio 2018

venerdì 20 luglio 2018

Canarie, paradiso europeo: benzina ad 1 euro, sigarette a 2 e IVA al 7%

da InformareXResistere


Canarie: ecco il paese dove la benzina costa 1 euro, le sigarette 2 e l’IVA è al 7% – di Clara Salzano

Benvenuti nel paradiso dei pensionati dove con 1000 euro si può fare una vita da veri ricchi grazie ad un sistema fiscale molto vantaggioso.

Tutti conosciamo le Isole Canarie e Tenerife per il clima sempre caldo, le spiagge bianche e un mare dai colori mozzafiato.
Ci sono alcune isole dove l’acqua è cristallina, quasi caraibica ed altre dove molti sportivi si recano perché qui è possibile praticare surf ed altre attività simili.
Ma non tutti sanno che le Canarie sono anche un arcipelago in cui aprire un’attività e vivere può essere molto vantaggioso.

mercoledì 18 luglio 2018

UNIONE EUROPEA? ECCO COME SAREBBE L’ITALIA SENZA EURO

da StopEuro


Dentro o fuori dall’Unione Europea? Ecco come sarebbe l’Italia senza euro – di Maurizio Blondet

A tutti quelli che nei prossimi giorni vi faranno paura con lo spread, il debito pubblico, i ”ci faranno fare la fine della Grecia”, il “ci riduciamo come l’Argentina”, vorrei poter raccontare che abbiamo qualche freccia al nostro arco.
L’Italia è uno dei 5 Paesi nel mondo con un attivo manifatturiero (industriale) di più di 100 miliardi di dollari; è il numero 2 in Europa , e il quarto nel mondo. Insomma è (ancora) un grande paese industriale, e l’84% del suo export sono prodotti industriali.

L’Argentina,come hanno spiegato Bagnai e Borghi a un non-esperto giornalista del Corriere, è un paese agricolo; che esporta granaglie, ossia materia prime grezze, dove a fare i prezzi sono i mercati internazionali.
E “una caduta dei prezzi lo metterà in difficoltà qualsiasi moneta esso adotti o per quanta moneta esso stampi.
Ciò vale per esempio per il Venezuela se il prezzo del petrolio dimezza e vale anche per l’Argentina: se il prezzo della soia crolla del 30%, come è successo nell’ultimo quinquennio: gli argentini devono tirare la cinghia e non c’entra se la moneta è il peso, l’euro o il dollaro.

martedì 10 luglio 2018

Magaldi: i falsi amici dei migranti che hanno piegato l’Italia

da Libreidee


Se ci sarà la possibilità che possa finire, un giorno, la tragedia dell’immigrazione nel Mediterraneo, lo si dovrà a Matteo Salvini – non certo ai finti progressisti che oggi lo contestano in modo violento e squadristico, pretendendo che ad accogliere i migranti sia la sola Italia, cioè il paese che il sedicente centrosinistra ha ridotto in bolletta, piegandosi ai signori europei del rigore e dello spread. Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt e battistrada del cantiere politico per il “partito che serve all’Italia” (tavola rotonda a Roma il 14 luglio), difende a spada tratta il neo-ministro dell’interno. Tutte le polemiche pretestuose contro Salvini, premette Magaldi a “Colors Radio”, finiscono per portare acqua al suo mulino. «Se si è intellettualmente onesti, non si possono attribuire a Salvini aggettivi come xenofobo, razzista o fascistoide. Cos’ha fatto, Salvini? Quale sarebbe la sua grave colpa? Ha semplicemente costretto l’Europa a farsi carico, finalmente, di un problema che è europeo, prima che italiano». Tra parentesi: cos’hanno fatto, i governi precedenti, per il benessere dei derelitti, dei torturati e degli oppressi del continente africano? Assolutamente nulla: «Non c’è stata nessuna preoccupazione per la condizione di vita di queste persone, nemmeno quando dimoravano nel loro paese prima di essere costrette a fuggire». Diritti umani, questi sconosciuti: i finti progressisti vorrebbero che se ne facesse carico il solo Salvini, dopo che loro hanno ignorato per decenni il dramma dell’Africa?

sabato 7 luglio 2018

Rudolf Steiner descrive gli esseri spirituali ostili che nutrono la tua paura e l'ansia

da SaDefenza


L'ansia, la depressione e la paura oggi ci devastano enormemente , ma pochi si fermano a considerare che oltre alle influenze materiali nella nostra vita, possiam essere anche sotto l'influenza di esseri che esistono in dimensioni al di fuori della nostra percezione ordinaria.

Ma c'è molto di più nella realtà di quello che possiamo vedere. sentire, ascoltare, gustare e toccare. In effetti, una contabilità della materia che compone l'universo rivela che circa il 73% di esso è costituito da energia oscura , e un altro 23% è costituito da materia oscura, nessuno dei quali può essere visto o compreso. Inoltre, l' occhio umano è in grado di vedere solo lo 0,0035% dell'intero spettro di radiazioni elettromagnetiche (EM) . Quando guardiamo nei cieli, il 96% di esso è invisibile per noi. Incluso in questo i regni spirituali e c'è un intero universo di possibilità che esiste oltre i nostri cinque sensi.

♫ AC/DC - Riff Raff (live 1979) ♫

giovedì 5 luglio 2018

I LEGAMI FRA BOERI, DE BENEDETTI E SOROS… ECCOVELI QUI

da ScenariEconomici



Grazie ad un nostro attento lettore  dalla memoria lunga (Grazie Fabrice) siamo in grado di darvi qualche chicca storica sui legami fra De Benedetti, Soros e Boeri.
Un pezzo di Verdirami dal Corriere della Sera di qualche anno fa:
 
«Quando Francesco Rutelli è entrato ieri al numero 888 della Settima Avenue per conoscere George Soros, le presentazioni erano di fatto già avvenute. Perché il leader della Margherita era stato preceduto da una lettera inviata giorni fa da Carlo De Benedetti.

domenica 1 luglio 2018

JOSEPH STIGLITZ, DAL NOBEL L’ULTIMA CHIAMATA PER L’ITALIA: “COSA VI SUCCEDE SE NON USCITE SUBITO DALL’EURO”

da Stopeuro


L’euro è la nostra peste, la Germania il suo cocciuto untore. Consiglia ferocemente all’appena insediatosi «governo italiano euroscettico» Joseph E. Stiglitz – Nobel con l’elmetto, Torquemada della moneta unica – di «introdurre una moneta parallela» e «usare una moneta elettronica sempre più semplice ed efficace» per evitare di morire straziati dall’economia Ue dominata dalla Germania e dall’euro cattivo. Non è un’idea nuova, quella che l’economista della Columbia University propone in un articolo per la testata Politico Global Policy Lab e che accenna tra le pagine nella nuova edizione del suo La globalizzazione e i suoi oppositori (Einaudi, dove il tema sono gli Usa).