«Antisionismo non è antisemitismo: è pura critica
delle azioni criminali di uno Stato»
(N. Chomsky)
delle azioni criminali di uno Stato»
(N. Chomsky)
Sarà capitato a molti di noi di vedere in tv, sui giornali o in Rete qualche manifestazione di protesta per le strade di importanti città, soprattutto nei paesi anglosassoni o in Israele, da parte di alcuni ebrei dalla lunga barba e con i boccoli laterali (payot), muniti di bandiere e spillette palestinesi, cartelli con diciture antisioniste e con al collo, talvolta, il capo d’abbigliamento simbolo dei palestinesi, e reso famoso nel mondo da Arafat, la kefiah.
giudaismo-contro-sionismoI media israeliani, e molti media internazionali soprattutto anglosassoni ed europei, lo considerano un gruppo di ortodossi estremisti, che negano l’evidenza della connessione tra sionismo ed ebraismo. Ma in realtà, per quanto il loro gruppo consti di poche migliaia di persone, paiono essere molte di più quelle che, sia tra gli ebrei che tra i “gentili”, siano sostanzialmente allineate con le idee alla base delle loro proteste. Ma il timore di “ferire” le vittime dell’Olocausto, unito al timore di venir giudicati o peggio tacciati di razzismo, è ancora molto radicato, dopo oltre settant’anni e grazie ad un enorme lavoro di propaganda mediatica, nel subconscio collettivo dell’umanità.