google_ad_client: "ca-pub-2245490397873430", Sine.ClaV.is: BANCHE VENETE INTESA: VIGILANZA LA BELLA ADDORMENTATA!

martedì 27 giugno 2017

BANCHE VENETE INTESA: VIGILANZA LA BELLA ADDORMENTATA!

da IcebergFinanza

In un Paese di belle addormentate sotto l’ombrellone non poteva mancare la bella addormentata per eccellenza, si proprio lei, la vigilanza, spesso e volentieri assente, sai bellezza hai mai visto una banca centrale che metta in evidenza le marachelle dei propri pargoli, si perché se qualcuno di Voi ancora non lo sa, una banca centrale tende a far felici i propri pargoli, i propri azionisti.

Nel 2008 mentre scrivevo il mio libro in epoca non certo sospetta, quando le banche italiane sembravano tutte sane, prima di essere travolte dall’austerità imposta dal mercenario della UE, Mario Monti riportai …

Ma il pensiero va anche alla santabarbara nostrana, all’intreccio tra finanza, media e politica, e al pericoloso proliferare di evidenti conflitti di interesse che rischiano di arrivare sino alle porte della Banca d’Italia. Come osserva Giavazzi, «il conflitto di interessi della Banca d’Italia deriva dall’essere al tempo stesso responsabile della stabilità delle banche e della tutela del risparmio delle famiglie. Che deve fare il governatore se una banca si trova pericolosamente esposta verso un’azienda in difficoltà? Privilegiare la stabilità della banca e quindi consentire che essa scarichi il rischio sui risparmiatori – come pare sia accaduto nel caso Cirio – oppure difendere il risparmio a scapito della stabilità della banca?». La composizione del capitale sociale della Banca d’Italia rivela, inoltre, la presenza di numerosi soggetti privati, banche e assicurazioni, a loro volta partecipati da capitale privato: un conflitto di interessi lampante.

E si Consob o Bankitalia scegliete un po Voi, sono le nostre belle addormentate, ma dove era la vigilanza in questi anni, tutti ad ubriacarsi nelle cantine del buon Zonin, insieme ai veneti ?

Popolare di Vicenza, l’occhio di riguardo della Consob sulla reputazione di Zonin…



Si perchè come ha evidenziato ieri il nostro John, immagino che non era prevedibile, sai bellezza, la tua banca centrale, la tua vigilanza ti racconta che non poteva sapere, non aveva i mezzi per intervenire, lei invece si, sapeva sin dal 2002 o forse prima…

Il libro choc del giudice che voleva far luce su Popolare


Si lo so, sui media nazionali nostrani queste cosuccie non ve le raccontano, le dovete trovare sul Corriere Veneto, non vorrai mica che un giornale scriva contro alcuni dei suoi azionisti?

Carreri, il libro dell’ex toga che voleva processare Zonin

Riprendiamo alcuni stralci del libro della Carreri pubblicati dal Corriere del Veneto: «Quando nel 1997 arrivò Antonio Fojadelli come nuovo procuratore di Vicenza iniziò subito a prendermi di mira. S’intrometteva di continuo nell’organizzazione dell’Ufficio indagini preliminari»; «Nel 2001 la procura di Vicenza aprì un fascicolo a carico di Zonin e altri, scaturito da alcune segnalazioni e da un’ispezione di Bankitalia. Le accuse andavano dal falso in bilancio alla truffa. (…) Balzava evidente l’assoluta mancanza di controlli istituzionali su quella gestione: un collegio sindacale completamente asservito, un Cda che non faceva che recepire le decisioni di quell’imprenditore, padrone incontrastato della banca. Nessuno si opponeva a Zonin, nessuno osava avanzare critiche, contestazioni»;

«Si capiva perfettamente, leggendo gli atti, che il procuratore (di Vicenza, ndr) non aveva voluto approfondire. Avrebbe dovuto procedere con intercettazioni, sequestri, verifiche bancarie, rogatorie, ordini di cattura. Il materiale poteva consentire indagini di alto livello. I reati balzavano agli occhi»;

Detto questo fermiamoci qua, prima che qualche anima candida mi chieda per quale motivo ho definito mercenario della UE il buon Mario Monti!

Facciamo un passettino indietro, o meglio servirebbero almeno cinque anni, quando un blogger solitario, inascoltato, deriso e dileggiato, raccontava la verità…

DATEMI UNA LEVA E…VI DISTRUGGERO’ IL MONDO!


Vi è chiaro ora chi ha contribuito a diffondere la crisi americana in Europa, si le banche tedesche, francesi e inglesi in primis, quelle italiane dormivano, facevano prestiti alle imprese, ovviamente li facevano in gran parte agli amici degli amici, e tra associazioni a delinquere e quartieri dei furfanti, con i soldi dei risparmiatori si facevano li affari loro.

Prima che qualche ingenuo si iscriva al partito della esterofilia di cui è pieno il Paese, ricordo a tutti che le banche italiane nel 2008 non avevano participato alle grandi speculazioni internazionali, quindi erano considerate tra le più solide al mondo, peccato che poi all’improvviso anche grazie all’operazione orchestrata da Deustche Bank è partito l’attacco speculativo che ha poi portato alla famigerata letterina di Draghi un altro che di vigilanza se ne intende molto, visto cosa è successo con il Monte dei Pasci di Siena e contorno, quando era governatore della banca d’Italia.

Vedi bellezza, se qualcuno riesce a distruggere 300 miliardi di Pil come ha fatto il buon Monti, poi non puoi lamentarti se perdi lavoro o se le imprese saltano, se le famiglie non rimborsano i mutui insieme alle imprese, si chiamano sofferenze e le banche anche quelle che hanno prestato diligentemente i soldi dei risparmiatori, saltano, è la deflazione da debiti bellezza, quella che, unici in Italia vi raccontiamo ormai da dieci anni.

FISCAL COMPACT: DEFAULT COMPATTO!


Monti confessa: “Stiamo distruggendo la domanda interna”

Per carità lo so, queste cose non ve le ha raccontate nessuno, non avete colpa, anche in Veneto, fin che la barca andava, tutti a seguirla, prestiti a go go, qualche azione per dimenticare e via.

In fondo anche lui Padoan continuava a dire… Banche venete, Padoan: nessun problema di liquidità, poi sappiamo tutti come è andate a finire, il problema è che il nostro eroe, quello che ci da dei criticoni, quello che continua a dire che non è un regalo, ora sostiene che  Mps, Padoan: “E’ perfettamente solvibile”

“Siamo piuttosto fiduciosi” sulla possibilità di recuperare i circa 5 miliardi impiegati per la crisi delle due banche venete, ha detto ancora, motivando questa convinzione con due elementi. “Prima di tutto perché gli asset” della bad bank “sono superiori” al contributo dallo Stato, “e poi perchè questa operazione rafforzerà il sentimento del mercato sulla possibilità di recuperare” il contributo pubblico. In ogni caso, ha concluso, “se non dovessimo recuperarli, li abbiamo già messi in bilancio, quindi non c’è peso aggiuntivo” sul debito pubblico.

Siamo piuttosto fiduciosi di cosa, che non ne avete indovinata una in questi anni, continuando a nascondere la verità. Ma finitela di dire fesserie, quei soldi non verranno mai recuperati sino a quando l’economia reale non torna a correre e dentro l’euro non abbiamo una possibilità su un milione, proprio ora che sta per arrivare una nuova crisi, una nuova grande depressione. L’operazione rafforzerà il sentimento che l’Italia è governata da incompetenti, che scelgono solo sulla base di convenienza politica.

Non solo, Padoan sostiene che non è possibile nazionalizzare le banche in crisi perchè il denaro dei contribuenti non va usato per salvare banche ma per produrre servizi pubblici e beni comuni.  Ma cosa sta dicendo …allucinante, ma ha la più pallida idea di cosa significa nazionalizzare, ha mai studiato quanto accadde nella crisi nordica degli anni 90?

E se come sempre non finirà bene, prosegue Padoan, ve li abbiamo già messi in conto, non c’è peso aggiuntivo, ussignur!

Andate ad accendere un cero ne abbiamo di estremo bisogno!

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