google_ad_client: "ca-pub-2245490397873430", Sine.ClaV.is: Fake News per accusare gli altri di Fake News

mercoledì 13 dicembre 2017

Fake News per accusare gli altri di Fake News


L'Antidiplomatico


Servizio di Inna Afinogenova, RT 

Sembra che questa brutta usanza che ha la supposta propaganda russa di pubblicare notizie false e diffonderle per il mondo intero sia altamente contagiosa, perché i media che la denunciano con più impegno terminano facendo precisamente lo stesso, sopratutto quando si tratta di informare - oh paradosso - sulla propaganda russa stessa.


Questa settimana la CNN ha dovuto ammettere che aveva pubblicato una notizia falsa secondo la quale il figlio di Trump avrebbe avuto accesso ai documenti rubati al Partito Democratico, prima che Wikileaks li rendesse pubblici. Questo è stato dovuto ad un errore nelle date annunciate; risulta invece che ha ottenuto accesso non prima ma dopo che furono pubblicate, come tutto il mondo. Una piccola sfumatura... Come la differenza tra il sapere il numero vincente della lotteria prima o dopo il sorteggio. Pochi giorni prima la catena ABC aveva annunciato una bomba e dichiarato come Trump avesse cercato di contattare il governo russo quando era ancora solo un candidato, attraverso Micheal Flynn. Dopo ABC ha dovuto riconoscere il disguido con le date e che il contatto era avvenuto quando era già Presidente eletto e per parlare della Siria (...e di Israele ndr.).
Che storie.  
Menzione a parte merita El Pais le cui denunce sulla propaganda russa hanno tanto fondamento che già hanno influenza nel programma d'investigazione giornalistica più rigoroso e rispettato del pianeta: Quarto Millenio.
Gli errori li commettiamo tutti. In RT non siamo l'eccezione.  Quello che è vistoso è che gli errori negli altri media sono solo errori, e nel nostro caso, invece prova di una cospirazione della Russia per minare le democrazie attraverso una rete di hackers e robots.
Perché Twitter non restringe la pubblicità della CNN o Google non manifesta la sua preoccupazione per le "fake news" di ABC?
Mentre i media che si propongono come feroci oppositori di Trump e gli dedicano sempre più tempo e titoli sui suoi presunti contatti con la Russia, il presidente statunitense fa e disfa a suo piacimento in materia sociale economica o militare, dentro e fuori delle sue frontiere, senza avere praticamente opposizione. 
Qualunque sia l'obiettivo di coloro che denunciano la presunta propaganda russa in modo compulsivo, quello che chiaro ogni giorno di più è che non è combattere le notizie false. Né tanto meno, difendere la democrazia.

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