google_ad_client: "ca-pub-2245490397873430", Sine.ClaV.is: Sull’ultima provocazione ucronazista nello Stretto di Kerch

martedì 27 novembre 2018

Sull’ultima provocazione ucronazista nello Stretto di Kerch

da SakerItalia


Innanzitutto, ecco un riassunto abbastanza buono di ciò che è accaduto (inclusi i video) pubblicato da RT [in inglese]:


Aggiungerò solo che al momento della stesura di questo articolo (07:38 UTC) la nave mercantile che bloccava il passaggio sotto il ponte è stata rimossa, il traffico è ricominciato e la situazione è tornata alla normalità.

In secondo luogo, lasciate che vi dia il singolo elemento più importante per capire cosa sta succedendo (e cosa non sta succedendo): il Mar d’Azov e il Mar Nero sono, in termini militari, “laghi russi”. Ciò significa che la Russia ha i mezzi per distruggere qualsiasi nave (o aereo) su questi due mari: sul Mar Nero l’aspettativa di vita di qualsiasi intruso si misurerebbe in pochi minuti, sul Mar d’Azov in pochi secondi. Permettetemi di ripetere che tutte le navi dispiegate nel Mar Nero e nel Mar d’Azov vengono individuate e monitorate dalla Russia, e possono essere facilmente distrutte. I russi lo sanno, gli ucraini lo sanno e, naturalmente, l’Impero lo sa. Di nuovo, tenetelo a mente quando cercate di dare un senso a quello che è successo.

Terzo, se le acque in cui l’incidente è accaduto appartengano o meno alla Russia è del tutto irrilevante. Tutti sanno che la Russia considera che queste acque le appartengono, e coloro che non sono d’accordo hanno molte opzioni per esprimere il loro disaccordo e sfidare la legalità della posizione russa. Cercare di sfondare con diverse navi militari armate in acque che la Russia ritiene proprie è semplicemente irresponsabile e, francamente, semplicemente stupido (soprattutto considerando il punto 2 di cui sopra). Questo semplicemente non è il modo in cui le nazioni civilizzate si comportano (e ci sono molte acque contestate sul nostro pianeta).

Quarto, non si dovrebbe essere troppo veloci nel liquidare l’ultimo piano di Poroshenko per introdurre la legge marziale per i prossimi 60 giorni [in inglese]. Sebbene lo stesso Poroshenko abbia dichiarato che questa mobilitazione non significa che il regime ucronazista voglia la guerra con la Russia, il fatto è che le riserve della prima linea saranno mobilitate. Questo è importante perché la situazione risultante dall’introduzione della legge marziale potrebbe essere utilizzata per incrementare segretamente il numero di soldati disponibili per un attacco alla Novorussia o, Dio non voglia, alla Russia stessa. In effetti, Poroshenko ha fatto appello ufficialmente anche ai veterani della guerra contro la Novorussia di prepararsi al dispiegamento [in inglese].

Quinto, anche se ci sono tutti i tipi di ammonimenti offerti dal regime ucronazista sull’introduzione della legge marziale, incluso che non significherà guerra o violazione del diritto del popolo, la verità è molto diversa. Ecco cosa dice una nota dell’agenzia UNIAN su cosa voglia dire la legge marziale in termini legali [in inglese]: (corsivo e grassetto aggiunti)

La legge marziale è un regime legale speciale introdotto in Ucraina o nelle sue singole aree in caso di aggressione armata o minaccia di attacco, una minaccia all’indipendenza dello stato ucraino, alla sua integrità territoriale, e dà alle autorità, al comando militare e all’autogoverno locale i poteri necessari per prevenire le minacce e garantire la sicurezza nazionale. Prevede inoltre limitazioni temporanee legate alla minaccia ai diritti costituzionali e alle libertà personali e di cittadino, nonché ai diritti e agli interessi legali delle persone giuridiche, indicando la durata di tali restrizioni (Articolo 1 della Legge sul Regime Giuridico della Legge Marziale).

Considerando l’attuale tasso di popolarità ad una cifra di Poroshenko, e il fatto che non ha alcuna possibilità di essere rieletto (almeno non in elezioni minimamente credibili) è piuttosto ovvio perché il regime ucronazista a Kiev ha deciso di scatenare ancora un’altra crisi e poi incolpare la Russia di questa. L’ultima cosa di cui la Russia ha bisogno è l’ennesima crisi, specialmente prima di un possibile incontro Putin-Trump al summit del G20 a Buenos Aires alla fine di questo mese. In effetti, i blogger ucraini hanno immediatamente visto quest’ultima provocazione come un tentativo di demolire le prossime elezioni.

Allora, qual è la prossima mossa?

Bene, le opzioni più probabili sono solo un altro lamento ucraino dell’“aggressione russa” con la speranza che questo a) aumenti il valore del regime di Poroshenko agli occhi dell’Impero e b) interrompa la prevista riunione Trump-Putin.

Non sono così sicuro che Poroshenko avrà la possibilità di cancellare semplicemente le elezioni. Sì, non può vincere, ma l’Impero può sostituirlo. Non solo, l’annullamento definitivo delle elezioni sarebbe un disastro in termini di pubbliche relazioni (a parte per uno scelto come “figlio di puttana” dell’Impero come, ad esempio, Mahmūd Abbās). Tuttavia c’è anche una buona possibilità che il regime ucronazista, che sente di non avere nulla da perdere, faccia una mossa senza precedenti.

Qualcosa come limitate operazioni militari ucronaziste contro Russia, Novorussia, Crimea o il Ponte di Crimea sarebbero militarmente suicide, ma politicamente molto proficue, in quanto permetterebbero a Poroshenko di a) dare la colpa alla Russia di tutti i problemi ucraini e b) chiedere ancora più aiuti per “resistere contro l’aggressione russa”. Il problema con questa opzione è che ci sono buoni segnali che molti militari ucraini non hanno il coraggio di combattere effettivamente i russi (per esempio: guardate come TUTTI i soldati ucraini in Crimea si sono arresi; inoltre, il blog di “Colonel Cassad” riferisce [in russo] che delle tre navi che hanno tentato di violare il confine russo, almeno una aveva un capitano che ha consegnato volontariamente la sua nave ai russi; infine un marinaio ucraino è stato apparentemente fucilato per essersi rifiutato di aprire il fuoco contro i russi). Vale la pena ricordare che domenica gli ucronazisti hanno inviato altre navi, ovviamente per aiutare le navi intercettate dai russi, ma non appena i russi hanno chiuso il passaggio e Su-25 e Ka-52 russi sono apparsi nei cieli, si sono fermate, e alla fine hanno rapidamente lasciato la scena. Lo hanno fatto sotto ordine o perché non volevano morire? Non lo scopriremo mai.

Infine, c’è la possibilità molto reale di una guerra su vasta scala contro la Russia. Sì, gli ucronazisti durerebbero solo un paio di giorni, ma tenete presente che il loro obiettivo non sarà vincere, ma costringere la Russia ad un’aperta operazione militare che l’intero “Occidente collettivo” dovrà condannare, come è successo con l’attacco georgiano dell’08.08.08 (lo sapete, in nome della “solidarietà”, come durante l’attacco sotto falsa bandiera agli Skripal). Per quanto riguarda i leader dell’Impero Anglo-Sionista, combatteranno volentieri la Russia fino all’ultimo soldato ucraino, lo capiamo tutti.

Infine, vorrei rivolgermi a coloro che potrebbero pensare che la Russia abbia in qualche modo reagito in modo eccessivo o non avrebbe dovuto usare la forza. Innanzitutto, vorrei ricordare che stiamo parlando di navi militari armate, non di barche da pesca. In secondo luogo, gli ucronazisti hanno sognato ad occhi aperti di abbattere questo ponte ancor prima che fosse costruito. Quindi, come facevano i russi a sapere che queste navi non erano piene di esplosivi? In terzo luogo, vorrei ricordare che alcuni mesi fa gli ucronazisti hanno inviato alcune piccole navi militari sotto il ponte. Quella prima volta, chiesero il permesso, e un pilota russo a bordo li aiutò persino ad attraversare lo stretto passaggio. Eppure il regime di Kiev l’ha presentata una grande “vittoria” contro i Moskal. Questa volta hanno cercato di intrufolarsi senza chiedere il permesso. Se i russi li avessero lasciati passare, cosa pensate che avrebbero fatto la prossima volta?

La verità è che il regime ucronazista sostiene da anni che è in guerra contro la Russia, che la Russia ha invaso l’Ucraina, che tutti coloro che si oppongono al regime o dicono persino la verità fondamentale sono “agenti del Cremlino/FSB”. La cosa divertente non è solo che questa è la prima volta nella storia che la Russia è accusata di intraprendere una guerra a cui non partecipa nemmeno – è ancora più esilarante che gli ucronazisti sostengano di essere in guerra con la Russia, ma ritrattano tutto quando tre delle loro (minuscole) navi vengono arrestate per aver violato il confine russo. C’è una guerra in corso o no?! Che diavolo stavano pensando quando hanno cercato di farsi strada a forza?!

[Nota a margine: c’è persino una barzelletta su questo fenomeno: a dei militari ucraini viene chiesto perché combattono nel Donbass. Rispondono “perché ci sono i russi lì”. Poi viene loro chiesto perché *non* stanno combattendo in Crimea e loro rispondono “perché lì i russi ci sono davvero!!”. Morale: tutti sanno bene che questa è una bufala e che non ci sono forze russe in Novorussia]

Come si fa a provare che l’altro tizio è uno “stato aggressore”? Semplice – costringendolo ad attaccarti. Considerando la “cecità selettiva” dell’Occidente, il fatto che tu abbia attaccato l’altro per primo non fa assolutamente alcuna differenza (di nuovo, si veda l’08.08.08).

È ovvio che il regime nazista a Kiev è in crisi, e che a meno di qualche azione drammatica Poroshenko è spacciato. Alla maggior parte della banda attorno a lui non andrà molto meglio, specialmente se la Timoshenko otterrà la presidenza (cosa che potrebbe accadere se l’Impero decidesse di abbandonare Poroshenko). Per loro le opzioni sono o lasciare l’Ucraina o affrontare un periodo di carcere molto lungo (più o meno la stessa situazione che Shaakashvili, ha dovuto affrontare).

Stiamo entrando in un periodo molto pericoloso, in cui un regime nazista completamente corrotto combatterà con ogni trucco immaginabile per salvarsi. Se ciò comporterà una grande guerra contro la Novorussia o la Russia è impossibile da prevedere, ma dobbiamo riconoscere che questa è una possibilità reale.

Nessun commento:

Posta un commento