google_ad_client: "ca-pub-2245490397873430", Sine.ClaV.is: Sondaggio commissionato dal parlamento UE: in Italia il 61% dei cittadini pensa che stare nella UE sia un disastro

giovedì 19 ottobre 2017

Sondaggio commissionato dal parlamento UE: in Italia il 61% dei cittadini pensa che stare nella UE sia un disastro

da IlNord


mercoledì 18 ottobre 2017

BRUXELLES  - Cresce stentatamente la fiducia dei cittadini europei nell'Ue, ma l'Italia e' diventata lo Stato membro dove il minor numero di persone ritiene che l'appartenenza al progetto comunitario sia un bene per il paese. Sono questi in sostanza i risultati di un sondaggio Eurobarometro pubblicato dall'Europarlamento. Solo il 39% degli intervistati in Italia ha risposto che l'appartenenza all'Unione europea e' un bene per il paese contro il 90% in Irlanda, l'89% a Malta, l'88 in Lituania, benchè questi tre membri della Ue non facciano molto testo, date le loro condizioni e le loro dimensioni. La media europea attuale, comunque, e' del 64 %, secondo questo sondaggio.
Per l'Italia i dati sono particolarmente negativi sul piano dei benefici per l'economia nell'essere membro della Ue. Solo il 19% degli italiani ritiene che il contribuisca alla crescita economica contro una media europea del 36%, che comunque è davvero bassa, avendo per contro il 64% dei cittadini degli stati Ue che pensano la stessa cosa della grandissima maggioranza degli italiani: la Ue è un danno all'economia.
Solo il 12% degli italiani - secondo Eurobarometro - dice che l'Ue abbia migliorato gli standard di vita contro il 19% della media europea, che ancora una volta segnala come più dell'80% dei cittadini degli stati membri Ue dichiarano d'aver peggiorato i propri standard di vita per colpa della Ue.
Inoltre, gli italiani che ritengono che la propria voce "abbia un peso" nell'Ue sono appena il 28% contro il 47% della media europea, che comunque non è la maggioranza. Migliorano invece i dati sulla fiducia degli italiani nel Parlamento Europeo con un 36% di opinioni positive: il dato e' sopra la media europea (33%) e registra una risalita del 6% rispetto allo scorso anno. Da notare però che il vero centro decisionale della Ue non è il Parlamento, ma la Commissione Ue formata da persone che non vengono elette dai cittadini ma nominate dai circoli di potere della stessa Ue.
Secondo Eurobarometro, scende anche la percentuale di italiani che hanno una percezione negativa dell'Europarlamento (dal 32 al 24%). Quasi la meta' degli italiani chiede un ruolo piu' forte del Parlamento europeo (47%), in crescita di 3 punti rispetto a un anno fa, mentre il 52% e' interessato all'appuntamento delle elezioni europee del 2019. 
In generale, in linea con i precedenti sondaggi di Eurobarometro, i cittadini europei continuano a manifestare un sentimento di vulnerabilita' e insicurezza, legato a quattro fenomeni considerati minacce: terrorismo (58%), disoccupazione (43%), poverta' e esclusione (43%), e immigrazione (35%).
Tra le preoccupazioni seguono il cambiamento climatico (23%), il fondamentalismo religioso (23%), il crimine organizzato (22%), i conflitti armati (21%), gli estremismi politici (20%), le epidemie (10%), i cyber-attacchi, il dumping sociale e privacy (9% ciascuno). Il sondaggio e' stato realizzato tra il 23 settembre e il 2 ottobre su un campione di 27.881 europei di eta' superiore ai 15 anni intervistati in tutti e 28 gli Stati membri. 

Redazione Milano

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