Premesso che con “tutti” intendo gli europei, e non gli “ospiti” che – a vario titolo, grazie alla compiacenza delle “istituzioni” e alla propaganda buonista imperante – sono riusciti negli ultimi anni a stabilirsi qua alla chetichella senza averne alcun diritto; e premesso ancora che da “tutti” sono esclusi quelli – “europei” sulla carta – che con la cosiddetta “Unione Europea” hanno mangiato a quattro palmenti alle spalle della gente normale che tira la carretta; premesso tutto questo, cerchiamo di capire se – al di là dell’orgia di propaganda “europeista” di questi giorni – è un bene o no che l’Unione Europea resti ancora in piedi.
In vista delle elezioni presidenziali francesi (sempre che la reale posta in gioco sia l’uscita della Francia o quantomeno un suo sganciamento dall’area d’influenza tedesca) cercano di convincerci dell’assoluta necessità dell’UE, terrorizzandoci sul “caos” che deriverebbe dalla fine dell’UE stessa...
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