Quando il presidente turco Recep Tayyp Erdoğan è arrivato all’ambasciata turca a Washington, degli oppositori stavano manifestando pacificamente contro la sua politica autoritaria.
Ritenendo che tra i manifestanti ci fossero anche militanti per la causa curda, che secondo Ankara sono “terroristi”, il servizio di sicurezza dell’ambasciata è uscito per “difendere” il presidente Erdoğan. Ne è seguita una rissa in cui una decina di persone sono state gravemente ferite.
Non sapendo come agire nei confronti di un servizio di sicurezza che gode d’immunità diplomatica, la polizia si è limitata a dividere i contendenti. Due diplomatici sono stati fermati mentre stavano pestando (selvaggiamente) dei manifestanti e sono stati rilasciati dopo pochi minuti...
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