google_ad_client: "ca-pub-2245490397873430", Sine.ClaV.is: In crisi in Medio Oriente, l’ISIS continua ad espandersi in Europa e in Asia

giovedì 25 maggio 2017

In crisi in Medio Oriente, l’ISIS continua ad espandersi in Europa e in Asia

Mentre perde terreno in Siria ed Iraq, l'ISIS continua tuttavia ad alzare la posta in altre aree del mondo: l'Europa ma soprattutto l'Asia.




Mentre, come dichiarato anche dal ministro della Difesa russo Sergey Shoigu, Russia e Stati Uniti sono al lavoro per individuare una soluzione di “de-escalation” del conflitto civile in Siria, l’ISIS, che tanto in quest’ultimo paese come in Iraq sta conoscendo una forte fase di contrazione, è invece in netta espansione in altri teatri dove intende portare la propria guerra, l’Europa e l’Asia.

Abbiamo visto l’attentato di Manchester, prontamente rivendicato dal Califfato, ultimo di una lunga serie che ha colpito non soltanto l’Inghilterra ma anche l’Europa continentale, dalla Francia al Belgio fino alla Germania. Non vanno dimenticati neppure i colpi che l’ISIS è riuscito ad attuare anche negli Stati Uniti, sempre avvalendosi di cellule e sostenitori locali, elementi radicalizzatisi come anche in Europa e decisi a condurre una loro personale guerra all’Occidente proprio sotto le bandiere nere del Califfato.

Ma nemmeno dovremmo dimenticare le iniziative, al momento coronate dal successo, che l’ISIS ha manifestato in Asia, a partire dal famoso attentato di Dhaka, in Bangladesh, costato la vita non solo a cittadini locali ma anche del nostro paese. Parimenti l’ISIS ha cercato d’incunearsi nella complessa realtà dell’Asia Centrale, partendo dall’Afghanistan, del cui perenne stato di caos e di liquidità è riuscito ad approfittare piuttosto bene, se è vero che gli uomini di Al-Baghdadi hanno ormai nel paese proprie basi e lottano tanto con le autorità governative quanto coi Talebani, al punto che Donald Trump ha deciso d’usare contro di loro nientemeno che la famosa e potente bomba MOAB. Ancora, l’ISIS tempo fa è riuscito a compiere un sanguinoso attentato in Indonesia, dove comunque le autorità hanno prontamente reagito reprimendo e catturando i responsabili, e cerca in tutti i modi d’accedere al Caucaso, altra zona storicamente calda e strategica, dove Al-Qaeda è già presente.

L’ultimo colpo è avvenuto proprio ieri nelle Filippine, nella città di Marawi, capoluogo dell’omonima provincia, dove un gruppo di decine di combattenti già appartenenti al Fronte Moro, e costituitisi nel Gruppo Maute, affiliati ai terroristi e sequestratori di Abu Sayyaf, ha iniziato a dar luogo ad un vero e proprio “conflitto urbano” con le forze dell’ordine locali e con l’esercito. Il suo scopo è di costituire un vero e proprio califfato a Lanao, un califfato come quello che Boko Haram ha creato in Nigeria settentrionale e fedele al califfo di Raqqa, Al-Baghdadi.

(leggi tutto)

Nessun commento:

Posta un commento