google_ad_client: "ca-pub-2245490397873430", Sine.ClaV.is: aprile 2017

domenica 30 aprile 2017

♫ Liquid Sky - Ravage (1999/2017) ♫

♫ The Doors - Woman is a Devil ♫

LA MAFIA EBRAICA: I grandi predatori internazionali - il libro di Hervé Ryssen

Droga, omicidi, pornografia, sequestri di persone. Il libro sconvolgente di una verità, che si fa fatica ad accettarla come tale.


Lo scrittore è un pò estremista, pare, leggendo la sua storia, ma tantè che non gli si può dare torto (a prescindere...).


Pochi uomini hanno il coraggio di ribellarsi e di dire la verità. Pochi uomini sono come Hervé Ryssen che afferma: "Avete tutto il diritto di denunciare la mafia siciliana, avete tutto il diritto di denunciare la mafia corsa, avete tutto il diritto di denunciare le azioni della mafia cecena o della mafia albanese, ma mettetevelo nella testa, che è severamente proibito di denunciare tutte le porcherie della mafia, la più potente del mondo, che è la mafia ebrea. Perché? Eh bene, per la semplice e buona ragione, che questa mafia ebrea criminale è protetta da uomini di affari ebrei, da finanzieri ebrei, da uomini politici ebrei estremamente influenti in tutti i sistemi democratici occidentali, e che i nostri media sono interamente sotto il taglio di questa piccola setta di fanatici isterici." Hervé Ryssen.


Hervé Ryssen ha pubblicato un quarto libro sul giudaismo di 400 pagine, dove spiega tutti i crimini della mafia ebraica.


(continua)

♫ Heartbreaker - Led Zeppelin (Live in Berlin 19/7/1970) ♫

Neo-Malthusianesimo: perchè vogliono diminuire la popolazione mondiale

Eliminare gli inermi: lo scopo delle campagne ecologiste targate NWO

antimassoneria.altervista.org




Nelle intuizioni ”profetiche” di Aldous Huxley, (uno degli architetti del NWO) gli uomini del futuro verranno creati solo in provetta, giusto per assolvere alle funzioni di cui avremo bisogno; non ci saranno quindi sprechi di energia né di risorse. Tra i punti cardine del mondialismo infatti troviamo anche il ”de-natalismo”, ovvero la necessità di ridurre le nascite.


Questa teoria, in verità, è piuttosto datata, risalendo nella sua formulazione più famosa al Settecento e, precisamente, al pastore anglicano Thomas Robert Malthus (1766-1834), deriva dall’assunto che la superfice del pianeta limita la produzione di risorse alimentari, le risorse non sarebbero mai di misura sufficiente per l’intera popolazione, quindi sosteneva che i governanti avrebbero dovuto cercare di limitare appunto l’incremento demografico, perciò per ridurre la miseria e la fame, visto che non è possibile aumentare in modo adeguato la produzione di beni, l’unica soluzione possibile è quella di limitare la crescita della popolazione che il pianeta può contenere, infine la teoria malthusiana viene coniugata con le idee che provengono dall’ecologismo, la crescita demografica causa il deterioramento dell’ecosistema; il degrado ambientale come la deforestazone, lo spreco di risorse, il surriscaldamento ecc.. Viene dunque diffusa l’equivalenza: più popolazione = più inquinamento.


Si temono quindi gravi danni all’ambiente per il futuro dell’umanità davanti alla paura della fame, dei disastri ambientali o alla paura di essere troppi l’unica soluzione proposta è quella di ridurre la fertilità umana (e si comincia anche con gli europei, con la diffusione dell'ideologia omosessualista, gender e tutto il resto del ciarpame di sinista a cascata...ndr). Il de-natalismo è uno dei punti cardine dell ideologia ecologista-mondialista, ovvero gli architetti del nuovo ordine mondiale hanno come punto imprenscindibile la diminuzione e il controllo delle nascite.


(continua)


Satanismo, sacrifici rituali e alta finanza (sott. in inglese)


Un culto di lucifero nell'alta finanza


Vedo che alcuni blog  italiani hanno già postato parziali traduzioni di   questo video.  Non so chi  sia quello che parla, se davvero si chiami Ronald Bernard, sia olandese, e sia come dice un professionista interno all’alta finanza. Non so se quando dice che  in quegli ambienti alti si pratica  un culto luciferino, sia vero. Non ho prove. Solo che, quando comincia a  raccontare “sono stato invitato a  partecipare a dei sacrifici…all’estero…”,  gli occhi gli si  riempiono di lacrime. “…Bambini…”. E’ …

sabato 29 aprile 2017

Ong-scafisti, le prove ci sono. Ecco perché il pm non può usarle

I rapporti e le intercettazioni arrivano da 007 stranieri e non si possono usare in un processo. Il pm: "Ma danno la conoscenza certa che questo avviene"


di Giuseppe De Lorenzo - IlGiornale.it



Le prove ci sono. E sono chiare: dimostrano che alcune delle navi Ong che pattugliano il Mediterraneo centrale hanno avuto contatti diretti con i trafficanti di uomini.

Il pm di Catania, Carmelo Zuccaro, lo ripete da settimane ai quattro venti che non mancano le "evidenze". Solo che non possono essere usate come prove. Cosa significa?
Semplice: che qualora Zuccaro decidesse di iscrivere le Ong nel registro degli indagati e riuscisse a portarle in Tribunale, sebbene abbia intercettazioni inequivocabili, queste non potrebbero essere sfruttate per l'incriminazione. Le registrazioni di cui dispone il pool di magistrati catanesi, infatti, arrivano dagli 007 tedeschi ed olandesi. Per diventare giuridicamente delle "prove", cioè utilizzabili in Aula, dovrebbero provenire da organi di polizia giudiziaria. Zuccaro da tempo lamenta mancanza di risorse sufficienti, e finalmente il governo potrebbe concedergli qualche uomo in più. Ma per ora i documenti di cui dispone sono carta straccia di fronte a un giudice.
"Alcune agenzie - ha dichiarato ieri Zuccaro al sito LiveSicilia - che non svolgono attività di polizia giudiziaria hanno documentato i contatti ma si tratta di atti che non posso utilizzare processualmente, anche se mi danno la conoscenza certa che questo avviene". I servizi segreti esteri infatti si muovo con maggiore libertà di quelli italiani, ovvero senza l'autorizzazione preventiva di un magistrato. E questo, in base al codice penale italiano, rende le intercettazioni del tutto inutilizzabili. Chiaro? Si tratta di un cavillo legale, altrimenti le Ong sarebbero già in Tribunale a fornire spiegazoni.

Diego Fusaro: Il capitale distrugge ambiente, natura, animali...


venerdì 28 aprile 2017

♫ Whitesnake - Live At Donington 1990 ♫


Verità e...verità


Una voce fuori dal coro...subito stroncata!

I 'TAXI DEL MARE' FINISCONO AL CSM. TUTTI CONTRO IL PM DI CATANIA ZUCCARO CHE HA DENUNCIATO L’OPACITA’ DELLE ONG CHE SOCCORRONO I MIGRANTI – IL SUO CAPO, LO VOI, LO MOLLA: “LE ONG SALVANO VITE” – ORLANDO LO CRITICA E LA BOLDRINOVA S’INDIGNA – IL MAGISTRATO SI DIFENDE: NON HO UOMINI PER APPROFONDIRE LE INDAGINI - 


da Dagospia.it



Non sia mai toccare temi delicati, magari anche con cognizione di causa visto che fa il magistrato in Sicilia, e andare contro la vulgata comune circa gli eroi, i "salvatori di vite", le sante Ong, volontari che "lavorano" gratis...si, coi soldi di Soros.

CSM trasferitelo sulla Luna!!! Così impara...


claven

La ricerca del Maestro


Riflessioni sulla modernitá: la scienza come sapere ignorante


giovedì 27 aprile 2017

Facciamo un po' di chiarezza, o almeno proviamoci...

Che succede in Siria?


Intervista esclusiva a Jano Battah, vescovo cattolico a Damasco. "Il vero problema sono le politiche sbagliate americane e la debolezza della posizione europea. Ci hanno lasciati soli tutti, solo la Russia ci è venuta in aiuto...

da PandoraTV


Chi è Marcron? Parla l'ex direttore della banca Rothschild


mercoledì 26 aprile 2017

LA MAGIA DEL DENARO - Gianpaolo Pucciarelli


Senza parole...

 https://comedonchisciotte.org/il-pd-milanese-e-il-25-aprile/ 


Il PD milanese e il 25 aprile

DI MAURO BOTTARELLI
rischiocalcolato.it

…A Milano erano presenti i grandi vecchi della sinistra, Bersani e D’Alema, freschi di scissione dal PD ma, soprattutto era presente questo, l’immagine di copertina che, a mio avviso, esemplifica al meglio questo 25 aprile 2017 di tensioni e polemiche. Di chi si tratta? Tifosi del Verona in trasferta? Dipendenti del corriere SDA in stato di agitazione? No, il PD milanese mimetizzato! Insomma, i partigiani sono morti per Juncker e Tusk. Ovviamente la vulgata rassicurante e poetica ci dice che sono morti, pur non sapendolo, per l’ideale europeo di Spinelli e Rossi, per il “Manifesto di Ventotene”, per un continente senza guerra e senza confini. 
Resta un fatto: quella bandiera, oggi, rappresenta l’esatto contrario di un principio di libertà dei popoli europei. 
Ammantarsi con la bandiera di chi mette le sanzioni alla Russia perché imposte da Washington, sostiene ogni guerra umanitaria e ogni esportazione della democrazia, pagando poi il prezzo in fatto di immigrazione incontrollata, devasta interi Paesi ed economie per dar vita ad esperimenti socio-economici chiamati austerity ma, di fatto, rivelatisi sotterfugi per salvare le banche esposte, nega in nuce le proprie radici aprendosi a un multiculturalismo arrogante e pericoloso, basa i suoi poteri su istituzioni non elette, garantisce le lobbies a dispetto dei cittadini e dimentica quali siano i suoi interessi, significa esserne complice...

 
https://comedonchisciotte.org/il-pd-milanese-e-il-25-aprile/


Gobekli Tepe: la culla degli Dei. Il sito archeologico più antico al mondo


♫ The Faces - Live (1972) ♫


Focus - Hocus Pocus (1972)


Glauco Benigni: "A chi appartiene Internet? Di sicuro anche agli Utenti!"

Il manoscritto Voynich

Che cos’è il manoscritto Voynich 

di Giacomo Papi - ilPost


È un misteriosissimo libro antico che ancora nessuno è riuscito a decifrare, nonostante ci provino da secoli studiosi, linguisti, filologi e criptologi




Il piccolo editore spagnolo Siloé, che è specializzato nella pubblicazione di antichi manoscritti, pubblicherà una nuova edizione del Manoscritto Voynich, un libro così misterioso che nessuno lo ha mai letto. Nella classifica dei libri famosi illeggibili è secondo forse soltanto a Finnegan’s Wake di James Joyce. Il manoscritto fu realizzato tra il 1404 e il 1438 – così ha stabilito la datazione al carbonio – e sembra uscito da un racconto di Borges, da un romanzo di Umberto Eco o dalla follia di Luigi Serafini: l’identità dell’autore o degli autori è sconosciuta, è passato per le mani di alchimisti, medici, eruditi gesuiti, imperatori, ma soprattutto è scritto in una lingua e in un alfabeto che nessuno è ancora riuscito a decifrare nonostante decine di studiosi, linguisti, filologi, esperti di decrittazione militare, appassionati di misteri, dilettanti allo sbaraglio, blogger e curiosi ci stiano provando dal 1912, l’anno in cui Wilfrid Voynich, un mercante di libri rari inglese di origini polacche, lo acquistò dal Nobile collegio gesuita di Villa Mondragone, un paese vicino a Frascati. Come se il testo non fosse sufficiente ad alimentare il mistero e a generare ipotesi scientifiche e fantascientifiche sull’esistenza di antiche civiltà precolombiane e/o caucasiche e/o extraterrestri, il manoscritto contiene anche centinaia di illustrazioni a colori che raffigurano piante di specie altrettanto sconosciute, oltre a zodiaci, costellazioni, macchinari, bulbi, tubi e cellule – o almeno cose che potrebbero esserlo – e a decine di donnine nude immerse in vasche e strane tubazioni, non si capisce intente a fare cosa...

(leggi tutto)



martedì 25 aprile 2017

Voi vi sentite LIBERI o LIBERATI? Non vi fate qualche domanda?

The Doors - Dead Cats, Dead Rats & Break on Through (to the other side) ...

25 Aprile: le menzogne continuano. A. Pantano e U. Croce


GPS nell'antichità: L'allineamento delle civiltà antiche.


La grande rapina che dura da più di un secolo: storia del Federal Reserve System

La lobby di Jekyll Island.

Dal summit segreto di sette banchieri nacque la FED. 

di GUIDO MATTIONI

Lettera43



Faceva freddo, quella notte a Hoboken. Faceva un maledetto freddo e dal cielo veniva giù qualcosa di indefinibile che non era più pioggia, ma che ancora non si poteva chiamare neve.

Faceva uno stramaledetto freddo, quella notte a Hoboken, e le pensiline all’aperto della stazione ferroviaria del New Jersey, a un tiro di schioppo dal corso grigio e ancor più gelido del fiume Hudson, non offrivano la benché minima protezione.


Ma più che scosso dai brividi, il manipolo di cronisti e fotografi 'parcheggiati' lì in pianta stabile dai principali quotidiani newyorkesi a fare la guardia al barile per la rubrica del «Chi arriva e chi parte», era pervaso da una fastidiosa sensazione. Del genere: «Qui qualcuno ci ha fregati». E da quella, ancor più sgradevole, di essersi probabilmente lasciati scappare una succulenta notizia.


RIUNIONE IN SORDINA


Era la notte del 22 novembre 1910 e sarebbe passata alla storia soltanto qualche anno dopo per via di quella clamorosa fregatura tirata ai reporter mondani, molti dei quali spediti a coprire un incarico tanto effimero e disagevole proprio in quanto pivelli alle prime armi.


Era così sfuggita loro l’invidiabile occasione di poter raccontare il primo passo che avrebbe poi portato alla nascita della Federal Reserve (Fed), la banca centrale americana.


A Hoboken il gotha della finanza mondiale

I sette banchieri che parteciparono alla riunione del 1910 per fondare la Federal Reserve.


Una pagina poco chiara, per nulla trasparente. Sarebbero passati sei anni prima che la verità venisse a galla per merito di un giornalista un po’ più sveglio, curioso e pervicacemente ficcanaso: un certo Bertie Charles Forbes, futuro fondatore della rivista economico-finanziaria che ancor oggi porta il suo nome.


Sta di fatto che a pochi minuti uno dietro l’altro, sotto i nasi dei giovani reporter mondani - più usi a riconoscere belloni dello spettacolo, muscolosi assi del baseball e ancheggianti squinzie annesse - erano sfilati sette degli uomini più potenti del mondo borsistico e finanziario statunitense.


Nell’ordine: il senatore repubblicano Nelson Aldrich, capo della Commissione monetaria nazionale; A. Piatt Andrew, assistente del segretario al Tesoro; Frank Vanderlip, presidente della City National Bank di New York, nonché braccio destro di William Rockefeller; Henry P. Davison senior, partner anziano di Jp Morgan Company e indiscusso alter ego di mister John Pierpont Morgan in persona (come dire il padre di tutti i banchieri); il suo collega Benjamin Strong, capo della Jp Morgan Bankers Trust; Charles D. Norton, presidente della First National Bank di Manhattan e Paul M. Warburg, partner della Khun, Loeb and Company, rappresentante delle famiglie Warburg e Rotschild in Europa.


Messi tutti insieme, rappresentavano all’epoca un quarto dell’intera ricchezza mondiale.


LONTANO DAI CRONISTI DI MANHATTAN 


Avevano tatticamente deciso di partire da una stazione secondaria come quella di Hoboken, nel New Jersey, in quanto molto più defilata rispetto a quella troppo in vista di Manhattan, là dove i cronisti erano di norma reporter più grassi, navigati e anche ben piazzati in un salottino riscaldato.


Per ulteriore scrupolo, al fine di depistare eventuali curiosi, i sette big cheeses - «pezzi grossi», nel gergo affaristico newyorkese - erano arrivati preceduti da montagne di valigie tra le quali spiccavano in voluta bella vista custodie di fucili da caccia.


«Beati loro, se ne vanno a sparare alle anatre al caldo della Florida», aveva ingenuamente e collettivamente concluso il manipolo di sbarbati cronisti, stringendo delusi i bloc notes ancora vuoti tre le dita ormai livide per il freddo.


Quegli uomini dai cappotti impellicciati avevano tirato diritto scortati da una pattuglia di facchini ed erano saliti in fretta su un piccolo convoglio privato, protetto dalle tendine abbassate, che li attendeva su un binario secondario con la vaporiera in tiro. Quindi un fischio, «si parte» e via nella notte.


Via da Hoboken, via da quel freddo, via dallo stramaledetto New Jersey, via da occhi che non avrebbero dovuto vedere. Via soprattutto da possibili lettori dell’indomani, quelli che non avrebbero mai dovuto sapere.

Dopo un migliaio di miglia verso Sud, e innumerevoli ore di viaggio più tardi, il convoglio si era fermato alla stazione di Brunswick, in Georgia, un luogo famoso unicamente - lo è ancor oggi - come capitale americana dei gamberi. Roba che è difficile da catturare a fucilate.


Isolati su Jekyll Island, isola acquistata per 125 mila dollari


La Religione Romana Prisca. 1 di 4


Logica Geopolitica - Migrazioni indotte parte 1 DI 4

"Imminente" invasione aliena rivelata da un amministratore della NASA? 4/24/17

lunedì 24 aprile 2017

Van Halen - Roots (Club Days Covers Collection) - disc 1 of 3

Van Halen - You're No Good (live1979)

Facciamo un po' di chiarezza: il TAP in Puglia...

Traffico internazionale di droga

Ex top manager tra gli indagati. 

da laprovinciadicomo.it



Raffaele Tognacca, già alla guida di un ramo della Eleca di Cantù, sarebbe coinvolto di un giro di cocaina dal Sudamerica. Una sua società avrebbe riciclato il denaro destinato alla ’ndrangheta


In città lo ricorderanno in molti. Raffaele Tognacca, doppio passaporto svizzero e italiano, ex manager Erg. Prima del tracollo, fu a lui che venne affidata, un paio d’anni fa, la gestione di Eleca general contractor srl, ramo d’azienda della Eleca costruzioni, finita a gambe all’aria al termine di una lunga e penosissima odissea.


Tognacca ora è indagato dall’antimafia di Torino nell’ambito di una gigantesca indagine internazionale su un poderoso giro di cocaina dal Sud America, droga gestita dalle ’ndrine calabrese e smistata sul territorio nazionale, con particolare riguardo alla Capitale, al Piemonte e alla Lombardia, in particolare alle “locali” di Buccinasco e Trezzo sul Naviglio.


La Procura torinese ha chiesto, per Tognacca, una rogatoria internazionale, visto che, fintanto che resti al di là del confine - a Lugano, dove a quanto pare vive e lavora - l’ex top manager Erg non rischia nulla.


Gli contestano di essere stato parte attiva del giro internazionale, anche se nessuno gli contesta di essere un affiliato. Si dice, in base ai riscontri della guardia di finanza - cui si deve l’indagine - ricoprisse il ruolo di “facilitatore”, al pari di un numero imprecisato di colletti bianchi ticinesi conniventi.


In altre parole: i proventi della cessione della droga sul territorio nazionale (non noccioline, ma un giro stimato in un migliaio di chilogrammi la cui importazione sarebbe stata accertata) venivano trasferiti a Lugano e affidati a uomini di fiducia, in genere attivi all’interno di società finanziarie, come nel caso della “Viva transfer” di Tognacca.


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Decisione della Pretura di Lugano (causa per diffamazione contro la TV svizzera RSI)


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...Le carte, ottenute grazie a una richiesta di atti dell’organizzazione Re:Common, documentano che la Egl italiana ha ottenuto, nel 2004 e 2005, due finanziamenti europei a fondo perduto, per oltre tre milioni, utilizzati proprio per i progetti preliminari e gli studi di fattibilità del TAP. I ricercatori avevano chiesto di esaminare tutti gli altri atti, ma la Commissione europea ha risposto che devono restare riservati per rispettare i segreti industriali, la sicurezza e la privacy delle aziende del gasdotto. Comunque ora è chiaro che il Tap è nato con «fondi strutturali europei» concessi a un colosso svizzero dell’energia, in teoria esterno alla Ue.


Anche l’amministratore delegato di questa Egl Italia, la società-madre del TAP, è un cittadino svizzero: Raffaele Tognacca, 51 anni, un manager che ha fatto anche politica con i liberali in Canton Ticino. Tognacca ha lavorato per anni tra Roma e Genova come dirigente del gruppo italiano Erg, che ha diversificato dal petrolio agli impianti eolici e solari soprattutto al sud. Tornato in Svizzera, ha aperto con la moglie la società finanziaria Viva Transfer, che un’indagine anti-mafia italiana ha additato come una lavanderia di soldi sporchi. Intervistato dalla tv svizzera italiana, il procuratore aggiunto Michele Prestipino descrisse la vicenda come «un caso esemplare di riciclaggio internazionale di denaro mafioso»...


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QUESTI PER ORA I FATTI...POI LE OPINIONI POSSONO DIVERGERE, MA ALMENO ABBIAMO UNA VISIONE PIU' COMPLETA DELLA QUESTIONE.






Una Legge di cui avevamo estremo bisogno...grazie Cirinnà!

IN UN ANNO DI UNIONI CIVILI SONO STATE POCO PIU’ DI MILLE LE COPPIE OMOSESSUALI CHE HANNO DECISO DI SPOSARSI, CON PICCHI A ROMA E MILANO - LA “RIVOLUZIONE” E’ RIMASTA A METÀ: I FIGLI ADOTTIVI O NATURALI DEL PARTNER OMO PRIVI DI TUTELE E DI RICONOSCIMENTI 

da Dagospia


Cioé, a fronte di 194.377 matrimoni (dati Istat) tra uomo e donna celebrati nel 2015, questi hanno fatto tutto 'sto casino con manifestazioni, gay-pride e quant'altro col finale a lieto fine della (Santa) Legge Cirinnà, per 1000 (diconsi mille) unioni omosessuali (evidentemente coppie di privilegiati se fanno leggi apposta per loro..) in un anno?...ma annatevene a....


Difficile crisi in Venezuela (ma quello che ci raccontano i media italiani, è falso)

Saviano attacca Luigi Di Maio ma non sa di cosa parla. Che buffone

G.Pucciarelli - G.Vitali - Nuova Luce sul XX Secolo

America oggi...

Paul Craig Roberts si chiede: “Se questa è la democrazia e la libertà, cos’è allora la tirannia?”


by Tyler Durden - ZeroHedge




Il nostro problema è l'obbedienza civile. Il nostro problema sono i numeri di persone in tutto il mondo che hanno obbedito ai dettami dei leader dei loro governi e sono andati in guerra e milioni sono stati uccisi a causa di questa obbedienza ... Il nostro problema è che le persone sono obbedienti in tutto il mondo, anche di fronte alla povertà, alla fame e alla stupidità, alla guerra e alla crudeltà. Il nostro problema è che le persone rimangono obbedienti mentre le carceri sono piene di ladri di galline e nel frattempo i grandi ladri scorrazzano nel paese. Questo è il nostro problema ... le persone sono obbedienti, tutte queste greggi di persone lo sono.

- Howard Zinn


di Paul Craig Roberts


Se c’è una verità da sapere, quella è che gli americani non sono più liberi dei tedeschi sotto la Gestapo nella Germania nazista. “America Libertà e Democrazia”, ora è la più grande menzogna del mondo.


I Paesi affondano facilmente nella tirannia. Quelli nati oggi non conoscono la libertà del passato e non sono consapevoli di ciò che è stato loro portato via. Alcuni neri americani potrebbero pensare che finalmente, dopo una lunga lotta per i diritti civili, ora hanno ottenuto la libertà. Ma i diritti civili che hanno guadagnato sono stati tolti a tutti noi dalla "guerra al terrore". Oggi i neri americani vengono sparati gratuitamente nelle strade dalla polizia in modi peggiori che ai tempi di Jim Crow.


Le donne americane potrebbero pensare che finalmente hanno guadagnato l'uguaglianza e ce l’hanno davvero - l'uguaglianza di essere abusate dalla polizia proprio come gli uomini. Come riferisce John Whitehead, le donne sono costrette dalla polizia a spogliarsi completamente nude, spesso in pubblico e vengono esplorate le loro intimità come parte di una "ricerca di droga", che si presume sia in loro possesso. Quando ero giovane, la società non avrebbe tollerato alcuna intrusione fisica su una donna. L'agente e il capo della polizia sarebbero stati licenziati e se non fossero stati ufficialmente perseguiti per stupro, sarebbero stati picchiati a sangue da uomini infuriati.


La tirannia è stata intenzionalmente introdotta agli americani dal loro stesso governo. Forse tutto è iniziato nel 1992 con l'uso irresponsabile del potere della polizia contro una normale famiglia americana a Ruby Ridge. Al figlio di 12 o 13 anni di Randy Weaver, gli US Marshalls hanno sparato alla schiena ed è stato ucciso. Poi sua moglie è stata ammazzata da un proiettile alla gola, mentre stava davanti la porta della sua casa con un bambino in braccio. Non c'era alcuna giustificazione per tutta questa violenza gratuita contro una pacifica famiglia americana e i federali che uccisero non sono stati accusati. Il Congresso, "i rappresentanti del popolo", hanno tenuto un'udienza e i responsabili dell'assassinio di una famiglia intera hanno dichiarato ai delegati che si erano "fidati” delle informazioni “della locale polizia".


Un anno dopo, nel 1993, il regime Clinton uccise, usando gas, veleni, fuoco e proiettili, più di 100 membri della setta religiosa dei Davidiani, a Waco in Texas.


Le donne e i bambini hanno costituito la maggior parte delle vittime della cosiddetta "libertà e democrazia americana". I Davidiani non avevano fatto altro in vita loro che essere diversi. Non erano una minaccia per nessuno. Ma il governo criminale di Clinton sapeva che poteva ritrarre i Davidiani, per il loro modo di vivere diverso, sotto luci sfavorevoli. Si disse che fossero in possesso, forse anche di loro fabbricazione, di mitra illegali. Si disse che avessero rapporti sessuali con ragazze minorenni della loro comunità.


Quando il compound dei Davidiani fu attaccato da un tank che vomitava ordigni chimici e che bruciava la terra tutt’attorno, gli americani con la bava alla bocca dissero che giustizia era stata fatta verso dei pedofili abusatori di bambini. Nessuno obiettò che la stessa "giustizia" era stata fatta anche sui bambini stessi, le vittime dei presunti abusi.


Di nuovo i "rappresentanti del popolo" tennero un'udienza. Il risultato fu che il regime criminale di Clinton e Janet Reno ottenne l'approvazione per ‘affrontare efficacemente coloro che violano le leggi sulle armi’.


Ruby Ridge e Waco hanno stabilito dei precedenti secondo i quali il governo degli Stati Uniti può uccidere un gran numero di americani, e a Waco anche alcuni stranieri, senza avere conseguenze. I "rappresentanti del popolo" hanno accettato le bugie del ramo esecutivo per evitare di ritenerlo responsabile per ciò che erano, chiaramente e senza dubbio alcuno, dei reati capitali perpetrati contro cittadini americani (e stranieri) per i quali i perpetratori federali di questi crimini dovevano essere processati e la pena resa esecutiva.


Questi due casi hanno stabilito un precedente secondo il quale il governo americano potrebbe uccidere i cittadini americani a sua discrezione.


Il passo successivo era quello di togliere le protezioni costituzionali e giuridiche dei cittadini che sono nella Bill of Rights, gli emendamenti alla Costituzione statunitense e che sono stati istituzionalizzati nelle pratiche legali.


L'attacco sotto falsa bandiera dell'11 settembre 2001 era lo strumento per approfondire il lavoro sulla Bill of Rights. Il regime George W. Bush ci ha resi "sicuri" portando via le nostre libertà civili. L’Habeas Corpus, il fondamento della libertà, è stato distrutto dall'affermazione del ramo esecutivo secondo la quale il presidente, a sua esclusiva autorità e a prescindere dalla Costituzione statunitense stessa, possa arrestare a tempo indeterminato cittadini statunitensi senza prova alcuna, senza andare davanti a un tribunale, senza alcuna responsabilità nei confronti della legge.


Il regime Obama non solo ha approvato questo omicidio della Costituzione statunitense, "il primo presidente nero americano" è andato anche oltre. Obama dichiarò di avere il potere di sedersi nel suo ufficio e di scrivere i nomi di cittadini statunitensi da uccidere a sua discrezione, senza alcuna responsabilità.


Il Congresso non ha obiettato. La Corte Suprema non si è opposta. I media americani non hanno obiettato. Le scuole di giurisprudenza e le associazioni di categoria non si oppongono. Il Partito Repubblicano non si è opposto. Il Partito Democratico non ha obiettato. Il popolo americano non si è opposto. Gli alleati di Washington in Europa, Giappone, Australia, Nuova Zelanda e Canada non hanno obiettato. Le Chiese cristiane non si oppongono.


Io mi sono opposto e alcuni altri con me, come John Whitehead.


L’11 settembre, chiaramente e senza dubbio, ha distrutto la libertà americana…


(leggi tutto)


domenica 23 aprile 2017

The Doors - Universal Mind


Le grandi figure dietro la Storia: Prescott Bush

Gli affari sporchi di nonno Bush: Si arricchì con l'industria Nazista.

da Repubblica.it

anno domini 2004...




LONDRA - Negli anni Trenta del secolo scorso, Prescott Bush, nonno dell' attuale presidente degli Stati Uniti George W. Bush (oltre che padre del 41esimo presidente), fu direttore e azionista di aziende che facevano affari con i finanziatori del nazismo in Germania. Nel ' 42 i beni di tali aziende furono confiscati dal governo americano in base al Trade with the Enemy Act, la legge che puniva ogni rapporto commerciale con il "nemico". Ora, a sessant' anni di distanza, l' attività del fondatore di una delle più fortunate dinastie politiche d' America ha spinto due ex-detenuti del campo di concentramento nazista di Auschwitz a fare causa alla famiglia Bush, chiedendo milioni di dollari di risarcimento. E la vicenda potrebbe creare nuove controversie nella campagna elettorale Usa, a poco più di un mese dal voto per la Casa Bianca. A sollevare la questione è un' inchiesta del Guardian, a cui il quotidiano londinese dedica due intere pagine. Non si tratta di una storia del tutto inedita. Voci di connessioni tra "nonno Bush" e il nazismo circolano da anni. Del resto già nel 1942, quando scoppiò il caso, il New York Herald Tribune pubblicò un articolo intitolato: «L' angelo di Hitler ha 3 milioni di dollari in una banca americana». Prescott Bush, nonostante la confisca dei beni, fu pienamente assolto da ogni responsabilità. Ma il Guardian ha potuto consultare negli archivi di Washington una quantità di documenti sull' argomento, "declassificati" soltanto un anno fa, e ora afferma che in quelle voci ricorrenti c' è qualcosa di vero. Formulando un' ipotesi, sia pure da verificare: la fortuna guadagnata da Prescott Bush facendo affari con il nazismo, con gli amici di Hitler, con gli sfruttatori del lavoro carcerario a Auschwitz, servì a lanciare la dinastia che ha condotto "il nonno" sui banchi del Senato americano e i suoi discendenti, un figlio e un nipote (per adesso, in attesa di altri), alla Casa Bianca. Il titolo con cui il Guardian apre l' inchiesta, bisogna dire, non è uno dei migliori esempi di understatement, l' attitudine tutta inglese a sminuire anziché esagerare un concetto: «In che modo il nonno di Bush aiutò l' ascesa al potere di Hitler». Può dare l' impressione fuorviante che Prescott Bush fosse un simpatizzante del nazismo (non lo era) e del Furher (nemmeno). I fatti portati alla luce, in realtà, sono i seguenti. Dopo avere conseguito una laurea a Yale (la stessa università frequentata dal figlio e dal nipote: ma questo non è un reato), Prescott Bush ottenne un posto come direttore dell' Union Bank Corporation, banca d' affari di proprietà dei fratelli Harriman, ricchissima famiglia di banchieri newyorchesi. Per conto degli Harriman, la Union Bank gestiva gli interessi di Fritz Thyssen, l' industriale tedesco che aiutò (lui sì in modo cruciale) Adolf Hitler a prendere il potere. Tra le numerose società gestite dalla Union Bank, ce n' era una in particolare, la "Sielesian American Company", che agiva come holding, ovvero come la finanziaria, della "Consolidated Sielesian Steel Company", la grande acciaieria tedesca con cui Thyssen si arricchiva producendo cannoni e carri armati per il Terzo Reich. Scoppiata la seconda guerra mondiale, i detenuti di alcuni campi di concentramento nazisti vennero impiegati da Hitler come forza lavoro per l' industria bellica e civile. Quelli di Auschwitz lavorarono appunto per la "Consolidated Sielesian Steel Company", e in ultima analisi, sostiene il Guardian, per Prescott Bush. Il quale poi, finita la guerra, si candidò al Senato, vinse, ed ebbe una lunga, onorata carriera come repubblicano "moderato". Certamente aveva abilità e phisique du rôle, tanto da indurre un collega a commentare: «Non ho mai visto nessuno che somigli a un senatore più di Prescott». Ma aveva qualche scheletro nell' armadio? Fino a che punto trasse vantaggio dalle connessioni con l' industriale nazista? Come e quando si rese conto di fare "affari col nemico", affari che portavano sino al famigerato ingresso di Auschwitz? Il Guardian non è il solo a porre queste domande. Le pone anche "The Jewish Advocate", un noto settimanale ebraico newyorchese. Le pongono tre libri in uscita negli Usa. Domande che ormai non toccano tanto Prescott Bush, morto nel 1972, quanto i suoi eredi. E, possibilmente, la campagna presidenziale Usa.


DAL NOSTRO CORRISPONDENTE 

ENRICO FRANCESCHINI

26 settembre 2004

la Repubblica

Le grandi figure dietro la Storia: George Soros

George Soros



da Wikipedia, l'enciclopedia libera. 



George Soros ha collaborato, da nazista, all’Olocausto

Quando i nazisti occuparono Budapest nel 1944, il padre di George Soros era un avvocato ebreo di successo, viveva su un’isola nel Danubio e amava andare al lavoro in barca. All’avvento di Hitler, saputo che gli ebrei erano in pericolo, fece giustamente di tutto per proteggere la sua famiglia. Comprò documenti falsi e dopo aver corrotto un funzionario di governo fece passare la sua famiglia da ebrea a cristiana.


Il giovane George Soros, che aveva all’epoca 14 anni, da neo-cristiano, mentre godeva del privilegio dell’immunità, vide centinaia di migliaia di ebrei ungheresi mentre venivano deportati nei campi di sterminio. In coincidenza con questi fatti, George Soros trovò lavoro, venne assunto in un ufficio che si occupava della confisca delle proprietà ebraiche.


Stralcio dell’intervista rilasciata da George Soros al programma “60 Minutes”. Si tratta di un programma televisivo di attualità, trasmesso dal network televisivo statunitense CBS diretto da Steve Kroft. Durante l’intervista, sullo schermo alle spalle venivano trasmesse immagini e filmati d’epoca, che mostravano gli ebrei marciare in fila e un uomo che trascinava un bambino tra la folla:


Kroft: Queste sono immagini del 1944 di quello che è successo agli amici e vicini di George Soros: lei è un Ebreo ungherese scampato all’Olocausto fingendosi cristiano e ha visto un sacco di persone mentre venivano deportate nei campi di sterminio.


Soros: Proprio così. Avevo 14 anni. E direi che è proprio in quei momenti che si è formato il mio carattere.


Kroft: Come?


Soros: Capisco che dobbiamo sempre riflettere, comprendere e anticipare gli eventi, soprattutto quando si è minacciati, all’epoca era in atto una minaccia enorme… voglio dire, è stata un’esperienza molto personale del male.


Kroft: Capisco che sia riuscito a salvarsi grazie a certe protezioni.


Soros: Sì. Sì.


Kroft: Cioè, ha evitato la loro stessa sorte e ha contribuito a confiscare i beni degli ebrei.


Soros: Sì. E’ vero. Sì.


Kroft: Voglio dire, è… suona come un’esperienza che sarebbe potuta finire in un ospedale psichiatrico per la maggior parte delle persone. E ‘difficile?


Soros: Niente affatto, niente affatto, forse perché quando sei un ragazzo, non vedi il quadro completo, ma per me non è mai stato un problema.


Kroft: Nessun senso di colpa?


Soros: Sì.


Kroft: Per esempio: “Sono ebreo e sto lì a guardare queste persone? Potrei anche essere finito come loro? Dovevo essere lì. Niente di tutto questo?”


Soros: Beh, naturalmente sarei potuto essere dall’altra parte o potrei essere tra coloro i cui beni ho confiscato. Ma non c’è alcun senso a teorizzare su questo ora, perché è come il mercato, se non l’avessi fatto io, qualcun altro l’avrebbe fatto comunque. Io ero solo uno spettatore in quella situazione, quando la proprietà veniva confiscata: Siccome non ero responsabile non avevo alcun senso di colpa.



Naturalmente, molti di noi sono a conoscenza di azioni molto dubbie commesse da Soros durante l’occupazione nazista, anzi, in questo blog abbiamo trattato più volte coinvolgimenti e traffici del personaggio. Le dichiarazioni rese in questa intervista ci mostrano una personalità in grado di perdonarsi tutto “se non l’avessi fatto io, qualcun altro l’avrebbe fatto comunque”


Tutto questo indica che Soros, definito “Un Filantropo” dal Corriere della Sera e da molti media, non ha una coscienza che gli suggerisca la differenza tra bene e male, una mancanza di consapevolezza che si dice sia comune nei sociopatici.


Luciano Bonazzi

sabato 22 aprile 2017

Le grandi figure dietro la Storia: Parvus

Alexander Israel Helphand (Parvus)



da Wikipedia:

Aleksandr L'vovič Parvus, pseudonimo di Izrail' Lazarevič Gel'fand 

(russo: Александр Львович Парвус: Berezino, 8 settembre 1867 – Berlino, 12 dicembre 1924), è stato un rivoluzionario (ebreo) russo, naturalizzato tedesco.


Parvus: l’occulto artefice della rivoluzione russa.


Pochi al di fuori del giro degli storici, credo che abbiano mai sentito nominare Alexander Israel Helphand, più noto con lo pseudonimo Parvus. Nei libri di storia a scuola e perfino all’università personalmente non ricordo di averlo mai incontrato. Eppure Parvus con la Luxeburg, Lenin e Trockij è una delle “quattro figure storiche che all’alba del secolo hanno elaborato il comunismo contemporaneo” e dei quattro -continua Zveteremich- “fu il primo in assoluto, colui che non solo cronologicamente, precedette tutti”


1987: Zveteremich pubblica “Il grande Parvus”, la prima biografia completa, aggiornata e sganciata da diatribe politiche che sia stata mai pubblicata su questo personaggio difficilmente inquadrabile; ci viene in aiuto in questo senso il sottotitolo: “politico, visionario, economista e grande manager: la vita avventurosa di un rivoluzionario scomodo amico di Trockij e di Lenin che diagnosticò la crisi del socialismo reale”. Ma anche questa risulta ancora una definizione molto parziale di Parvus, che solo sfogliando il libro ci appare subito, per la sua poliedricità e genialità, come una figura unica nella storia del nostro secolo.


Una figura di cui per molto tempo si è voluta occultare l’importanza sia in Germania che in Russia, i due paesi dove l’influenza di Parvus sulla vita e le scelte politiche dei governi fu spesso determinante. Non è esagerato affermare che senza di lui la presa del potere da parte di Lenin non ci sarebbe mai stata: Parvus è senza dubbio l’ideatore e artefice del famoso viaggio di ritorno in treno di Lenin in Russia. Egli si mosse in accordo con i più alti vertici del potere in Germania e sperò in una rivoluzione democratica nel suo paese, che mirasse subito alla pace con la Germania e che fosse premessa di una pace duratura in Europa. Parvus ben presto si pentì di aver spedito i bolscevichi in Russia, che sperava in qualche modo di dirigere dalla Germania, ma che in realtà una volta al potere sopratutto nella persona del loro leader, non potevano ammettere che la loro “rivoluzione” potesse essere stata programmata a tavolino negli uffici ministeriali di Berlino. Troppo temibile per Lenin, a Parvus quindi non fu mai concessa la facoltà di tornare in Russia , a lui che era stato il primo a teorizzare lo sciopero politico di massa ed a sviluppare l’idea della rivoluzione permanente, a lui che Trockij definì “la più eminente figura marxista della fine del secolo scorso e degli inizi del nostro secolo”.


Parvus negli scritti e nei suoi saggi spessissimo anticipa e definisce con stupefacente lungimiranza realtà che si verranno a creare. 1917: “se voi annientate il Reich fate del popolo tedesco l’organizzatore della prossima guerra mondiale”; 1907: “l’avvenire dell’industria europea non sta nelle colonie, ma nell’unione economica”. A questo proposito sin dall’inizio del secolo Parvus sosteneva l’idea di un Europa unita e forte: (1901!) “nessuno (oggi) dice che l’avvenire industriale appartiene all’America e alla Russia........La formazione di un’Europa unita sarà una necessità sempre più pressante del mercato mondiale”. Mi piace in quest’ambito citare un giudizio di Parvus sulla Lega delle Nazioni, che credo ancora attuale se riferito all’ONU e se si sostituisce la parola Germania con quella di qualche altro stato: (1918)”La Lega delle nazioni auspicata per costruire la pace su base democratica non venga ora seppellita facendone una coalizione di stati militari, escludendone la Germania o assegnandole un posto umiliante. La lega deve essere un’alleanza di pace e non una lega che costringe alla pace. Deve poggiare sulla comunanza di interessi delle nazioni unite e non sull’assoggettamento delle une alle altre”.


Parvus muore a Berlino nel 1924, lasciando a dispetto del suo pseudonimo, un alone di quasi misteriosa leggenda e Zveteremich proprio inseguendo questa “leggenda”, trasmessagli direttamente dal padre che aveva conosciuto personalmente Parvus, ha voluto dedicarsi ad un lavoro che desse più luce e corpo ad una personalità a cui la storia dei fatti ha spesso dato ragione ma alla quale ancora la “storia degli storici” deve rendere giustizia.


Giuseppe Iannello


Con questi politici come fa l'Italia a stare ancora in piedi?

BARILLA: GRANO DI LABORATORIO E STRANIERO!

da Nexus.it


di Gianni Lannes


«Entro il 2020 Barilla migliorerà la vita delle persone promuovendo scelte di consumo in linea con la piramide alimentare. Entro il 2020 Barilla offrirà alle persone solo prodotti alla base della piramide ambientale». 


Addirittura. C’è da crederci o è la solita propaganda da mulino bianco che spaccia la tradizione mediterranea come propria, usando comparse cinematografiche per mero profitto economico?


https://www.barilla.com/it-it/aiuto-e-supporto/domande-sui-prodotti/da-dove-proviene-il-grano-utilizzato-per-produrre-la-pasta-barilla


http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=canada 


Proviamo a vederci chiaro nel cibo industriale che di naturale non ha nulla, e andiamo sul duro citando la farina del sacco di Parma.


«Nel 2012 per produrre la sua pasta in Italia, Barilla si è approvvigionata per l’80% di grano italiano. Il restante 20% è stato acquistato principalmente in Nord America e Francia, tra i Paesi produttori del miglior grano duro al mondo.  


SVILUPPO DI VARIETA' 


Per garantire il mix perfetto di semole per la propria pasta, Barilla non si limita ad acquistare il grano duro migliore sul mercato nazionale e mondiale. Da oltre 20 anni collabora con Produttori Sementi Bologna (PSB), il Centro di Ricerca più importante in Italia per lo sviluppo e la selezione del grano duro, per la creazione di nuove varietà di grano, prodotte attraverso incroci varietali di tipo tradizionale, NON OGM. In particolare, Barilla e PSB si sono focalizzate sullo sviluppo di varietà dal livello proteico ideale per la produzione di pasta, adeguate ad essere coltivate in are geografiche diverse per caratteristiche climatiche e del suolo in tutta Italia. Una volta sviluppate, le sementi vengono affidate a coltivatori che coltivano in Italia direttamente per Barilla: sono circa 20.000 oggi gli agricoltori italiani che producono grano duro per fare la pasta Barilla. Tra le varietà sviluppate e oggi utilizzate: 


SVEVO: un grano coltivato soprattutto nelle regioni Centrali italiane; 


NORMANNO: una varietà resistente ai climi più freddi, sviluppata per le regioni più settentrionali, come l’Emilia Romagna;


AUREO: un grano di qualità eccellente coltivato nel Sud Italia che ci ha consentito di sostituire varietà di alta qualità prodotte nel sud ovest degli USA, incrementando la produzione e la qualità della filiera italiana e riducendo allo stesso tempo l’impatto ambientale. 


A differenza dei grani del Sud Ovest degli Stati Uniti, infatti, AUREO non viene irrigato. Per questo la produzione di AUREO nel 2011 ha condotto ad un risparmio di oltre 40 MILIONI di m3 d’acqua, senza contare le emissioni di CO2 legate al trasporto di grano dagli USA».


(leggi tutto)


L'ALDILA' DESCRITTO NELLE COMUNICAZIONI DEI DEFUNTI

Captain Beefheart and the Magic Band in Paris, 1980

Sound Frequencies in Water: A=440 Hz vs. A=432 Hz

Giganti e strani esseri venuti dal cielo in Australia

La Terra vista da Saturno (Sonda Cassini-Huygens)



da RT News

NASA’s Cassini spacecraft captured an incredible final image of Earth from a billion miles away during its orbit of Saturn’s rings.

The space probe was facing Earth’s Southern Atlantic Ocean, some 870 million miles (1.4 billion km) away, when the image of was captured on April 12, says Nasa.



Le grandi figure dietro la Storia: Edward Bernays

: Edward Bernays


da Wikipedia: 

Edward Louis Bernays (Vienna, 22 novembre 1891  Cambridge, 9 marzo 1995) è stato un pubblicista e pubblicitario statunitense (ebreo) di origine austriaca. Celebre per la sua parentela con Sigmund Freud, Bernays fu uno dei primi spin doctor, ed è considerato, assieme a Ivy Lee e a Walter Lippmann, uno dei padri delle moderne relazioni pubbliche, di cui, già nei primi anni del Novecento, teorizzò le principali regole fondanti.

Morto ultracentenario, è considerato fra le cento figure più influenti del XX secolo secondo una classifica stilata dal magazine Life.[1].

di Salvatore Santoru


Nato negli Stati Uniti D'America e diffuso su larga scala prima in Europa e poi sempre di più nel mondo intero, attualmente il consumismo è il sistema economico dominante, anche se negli ultimi anni è sempre più in rapida discesa e si prospetta per il futuro un suo graduale superamento. L'era consumista è legata a quella che viene definita come la "società dell'immagine", che ha favorito la progressiva mercificazione di ogni aspetto della vita sociale e non. Un fattore imprescindibile per l'affermazione su vasta scala e per il consolidamento del sistema consumista è stato ed è tutt'ora il massiccio utilizzo dei mezzi di comunicazione di massa, a partire dalla televisione, per orientare e plasmare i cittadini, in modo da aumentare a dismisura la massa di potenziali clienti e/o consumatori utili per vendere sempre di più prodotti e illusioni a buon mercato e in questo modo ricavarne un'abbondante profitto, nonchè una cospicua dose di influenza e potere. In questo articolo mi occuperò dell'origine di questo sistema e di come si è potuto imporre concentrandomi principalmente sulla figura di Edward Bernays, considerato come il pioniere di tutto questo.


Edward Bernays e la manipolazione delle masse 


Personaggio chiave per la nascita del sistema consumista , il pubblicista e pubblicitario Edward Bernays , insieme a Walter Lippmann e Ivy Lee è considerato anche il pioniere delle moderne relazioni pubbliche nonchè della moderna manipolazione delle masse che viene attuata sopratutto grazie all'utilizzo dei mass media , e che è stata descritta in modo ottimale dal teorico della comunicazione e linguista più importante contemporaneo Noam Chomsky , nella sua lista delle 10 strategie della manipolazione mediatica . Essenzialmente l'obiettivo di Bernays era quello di perfezionare le tecniche di propaganda e di persuasione a lui contemporanee al fine di renderle ancora più subdole e al contempo dare una parvenza di libertà in modo da occultare , perlomeno a livello conscio , la manipolazione sottostante . Difatti la " libertà di scelta " a livello commerciale , ma anche politico , esiste solo formalmente ma non nella realtà . Chiaramente ci si può orientare tra tantissimi e diversi prodotti , ma l'elemento fondamentale è che si pensa che non se ne può fare a meno , e questo è stato ed è l'obiettivo della suddetta persuasione : l'induzione alla dipendenza dalle strutture fondanti la società del consumo , che con il tempo si è fatta sempre più totalizzante e uniformante tanto da far credere che non possano esistere alternative credibili ad essa . L'opera principale di Bernays fu " Propaganda " , un libro scritto nel 1928 in cui argomentava che per poter funzionare la cosiddetta democrazia moderna deve essere guidata da un'elitè che pianifica e controlla ogni aspetto della vita culturale , politica , e se possibile sociale del paese , impedendo in questo modo che gli individui di per sè e il popolo possano avere qualche voce in capitolo , in quanto considerati portatori di " spinte disgregatrici " . Un'altro suo classico è " Cristallizing Pubblic Opinion " del 1932 , che ispirò , tra gli altri , anche il ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels ...