Il PD milanese e il 25 aprile
DI MAURO BOTTARELLIrischiocalcolato.it
…A
Milano erano presenti i grandi vecchi della sinistra, Bersani e D’Alema,
freschi di scissione dal PD ma, soprattutto era presente questo,
l’immagine di copertina che, a mio avviso, esemplifica al meglio questo
25 aprile 2017 di tensioni e polemiche. Di chi si tratta? Tifosi del
Verona in trasferta? Dipendenti del corriere SDA in stato di agitazione?
No, il PD milanese mimetizzato! Insomma, i partigiani sono morti per
Juncker e Tusk. Ovviamente la vulgata rassicurante e poetica ci dice che
sono morti, pur non sapendolo, per l’ideale europeo di Spinelli e
Rossi, per il “Manifesto di Ventotene”, per un continente senza guerra e
senza confini.
Resta un fatto: quella bandiera, oggi, rappresenta
l’esatto contrario di un principio di libertà dei popoli europei.
Ammantarsi con la bandiera di chi mette le sanzioni alla Russia perché
imposte da Washington, sostiene ogni guerra umanitaria e ogni
esportazione della democrazia, pagando poi il prezzo in fatto di
immigrazione incontrollata, devasta interi Paesi ed economie per dar
vita ad esperimenti socio-economici chiamati austerity ma, di fatto,
rivelatisi sotterfugi per salvare le banche esposte, nega in nuce le
proprie radici aprendosi a un multiculturalismo arrogante e pericoloso,
basa i suoi poteri su istituzioni non elette, garantisce le lobbies a
dispetto dei cittadini e dimentica quali siano i suoi interessi,
significa esserne complice...
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