Allora vediamo com'è’ che secondo quel sobrio pensatore di Juncker, e compagni di Strasburgo e Bruxelles, un presidente per essere amico dovrebbe farsi respingere la carne ma non far pagare nulla su una Vespa, e com'è’ che quel che è consentito a un Obama diventa scandalo per un Trump.
Vediamo com'è che se ti spio io che sono Obama e sono buono, va bene, se tu parli con l'ambasciatore russo sei un traditore della patria. E vediamo anche com’e’ che se le fonti non le cito io che sono il grande liberal New York Times allora è giusto così, ma se le tieni riservate tu che sei un autorevole membro del Congresso che sta esercitando una sua prerogativa e facendo un'indagine seria, allora io New York Times le pubblico lo stesso. American Psycho.
Ormoni e spioni, e come sempre rosiconi. Ormoni nel senso della carne al centro dell'ultimo finto scandalo attribuito a Donald Trump sulla questione dei dazi; peccato che sia una storia che va avanti da 1996, che la decisione della rottura l'abbia presa Barack Obama prima di lasciare la presidenza, che in questo caso i furbetti protezionisti sono quelli dell'Unione Europea.
Spioni nel senso del grande casino intorno alle attività di spionaggio favorite dal presidente uscente Barack Obama e dal suo Attorney-General, e che finalmente cominciano a venire fuori, nonostante i premiati giornali della fronda, capitanati da un ormai illeggibile New York Times, facciano finta di scandalizzarsi perché il presidente della commissione Intelligence della Camera fa il suo dovere, e nonostante lo stesso ormai senza remore Times sputtani fonti che avrebbero dovuto restare riservate;
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